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Polo Archivistico Faentino

Polo Archivistico Faentino

Biblioteche e Archivi

Faenza

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Istituto e struttura

L’edificio si estende su circa 1.000 mq e dispone di oltre 7 km lineari di scaffalature; 5,6 km già occupati e che custodiscono 2,7 km per l’Archivio di Stato e 2,9 per il Polo Archivistico, documentazione che abbraccia oltre un millennio di storia. La struttura è stata progettata non solo per conservare in sicurezza il patrimonio documentale, ma anche per favorirne la consultazione da parte di studiosi, storici, liberi professionisti e cittadini e per promuovere la didattica in archivio con le scuole.
L’accordo con l’impresa ha previsto, oltre alla costruzione dell’edificio, la realizzazione e la cessione gratuita al Comune di infrastrutture viarie come la nuova rotatoria lungo via Silvestro e la viabilità alberata e i sottoservizi fognari e di illuminazione pubblica. Elemento caratterizzante della struttura del Polo archivistico è il murale dal titolo ‘Astronave Archivio’, un’opera di 400 mq realizzata con tecnica mista: pittura spray e ceramica.
Ideato da Monica Cuoghi e Claudio Corsello, in collaborazione con l’artista ‘Dado’ (Alessandro Ferri), il murale trasforma la parola “Archivio” in un’immagine astratta e dinamica. Il progetto artistico è stato curato da Viola Emaldi che ha coordinato artisti e maestranze.

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Il patrimonio documentale

Il nuovo istituto conserva milioni di documenti che raccontano la storia del territorio, dall’Alto Medioevo fino ai giorni nostri. Il documento più antico conservato è una pergamena, datata 2 agosto 979, che attesta un atto di vendita immobiliare da parte del vescovo di Arezzo; gli atti più recenti sono le delibere del Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina del 2014.

Il Polo Archivistico comprende in primo luogo l’archivio comunale dal 1957 in avanti (l’archivio storico precedente il 1957 si trova nella Sezione di archivio di Stato): la corrispondenza generale dell’ente e le pratiche edilizie. Le delibere di Consiglio e Giunta invece sono presenti a partire dal dopoguerra. Nell’archivio comunale sono confluiti anche diversi altri fondi di ambito faentino: Canal Naviglio Zanelli (1776-1996), Asilo cittadino (1849-1982), Congregazione di carità (1850-1934), Ente ospizi marini montani (1869-2001), Ente Comunale di Assistenza (1922-1980), Settimana Faentina (1931-2001), Faentino lontano (1960-2010) e Azienda Multiservizi Faentina (1965-2000).

A questi si aggiungono l’archivio della ex Comunità montana dell’Appennino faentino (1973-2009) e alcuni fondi archivistici provenienti dai comuni dell’Unione, scampati all’alluvione del maggio 2023: 90 metri lineari di documenti dell’archivio storico del Comune di Castel Bolognese (1535-1978), messi in sicurezza prima dell’evento; 20 metri lineari dell’archivio del Comune di Solarolo (1902-2000); e 6 metri di documentazione delle Opere Pie Raggruppate di Brisighella (1578-1993), messi in salvo subito dopo l’evento. La gestione centralizzata e rinnovata della documentazione ha già evidenziato benefici significativi. Ad esempio, il trasferimento anticipato di circa 2.400 metri lineari di documenti ha reso più rapida la consultazione e ha garantito la conservazione delle pratiche edilizie, che in precedenza erano distribuite in sedi diverse, semplificando così l’accesso e riducendo tempi e costi per l’ente.

La Sezione dell’Archivio di Stato conserva oltre 2.400 pergamene, quasi 1.200 mappe e circa 33.000 tra volumi, registri e buste. Tra i fondi principali si segnala l’archivio storico comunale di Faenza, a partire dall’Antica Magistratura, con un arco cronologico che va dalle prime testimonianze del X secolo fino al 1956. Questo fondo documenta il periodo rinascimentale, l’epoca napoleonica, la Restaurazione, l’Italia unita, le due guerre mondiali, il regime fascista e il pieno secondo dopoguerra. Di particolare interesse è il patrimonio cartografico, dedicato in larga parte all’idrografia e alle vie di comunicazione, ma comprendente anche piante di chiese, monasteri, teatri e altri edifici di pregio della città. Di grande rilievo anche i fondi giudiziari di epoca moderna (Podestà e Governatori), relativi ai territori di Faenza, Modigliana e Brisighella. Il materiale più antico conservato proviene in larga misura dal fondo delle Corporazioni religiose di Faenza, che raccoglie gli archivi delle antiche corporazioni ecclesiastiche soppresse dal regime napoleonico e delle confraternite laiche faentine. Per la conoscenza del territorio e della proprietà fondiaria, assumono particolare importanza il fondo degli Antichi Catasti (a partire dagli Estimi Antichi del XVI secolo) e gli archivi notarili di Faenza, Brisighella, Castel Bolognese, Riolo, Casola Valsenio, Solarolo e Bagnara di Romagna. Tra gli archivi privati si segnalano quelli delle nobili famiglie faentine Mazzolani, Laderchi, Spada, oltre al recente dono dell’archivio Zanelli-Quarantini. Il patrimonio documentario è da sempre ampiamente consultato da storici e ricercatori. Prima del trasferimento della Sezione di Archivio di Stato di Faenza in via Zucchini (a novembre del 2022), si è registrata, in un solo anno, una frequentazione di quasi 750 utenti, oltre 5.200 pezzi movimentati e circa 250 ricerche, tra storiche e professionali.

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Organizzazione, accessibilità e strumenti di ricerca

A partire da venerdì 23 maggio 2025 il Polo Archivistico Faentino e la Sezione di Archivio di Stato apriranno regolarmente ai cittadini e ai ricercatori. Gli orari sono studiati per permettere consultazioni sia al mattino che al pomeriggio, favorendo ricerche trasversali su entrambi i patrimoni. Entrambi gli istituti dispongono di inventari ed altri strumenti utili per la ricerca dei documenti. Il Servizio Archivi e protocollo dell’Unione ha già inventariato tutti i fascicoli della serie principale dell’archivio storico comunale per tutto il periodo dal 1957 al 1985 per agevolare ulteriormente le ricerche storiche e amministrative.

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Modalità di accesso

Il martedì entrambi gli istituti sono aperti sia al mattino che al pomeriggio, per agevolare ricerche trasversali sui rispettivi patrimoni documentari, di carattere sia storico sia amministrativo. 

Per accedere ai servizi è consigliata la prenotazione.

Per il Polo Archivistico Faentino è possibile scrivere all’indirizzo e-mail archiviofaenza@romagnafaentina.it oppure telefonare, negli orari di apertura, ai numeri 0546 691276 e 0546 691277.

Per la Sezione di Archivio di Stato è possibile scrivere ad as-ra.faenza@cultura.gov.it oppure telefonare, dal lunedì al venerdì, al numero 0544 213674.

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