A soli due chilometri da Casola Valsenio, lungo la strada verso Riolo Terme (SS 306), sorge l’Abbazia di Valsenio, fondata dai monaci benedettini intorno all’anno Mille. Questo luogo è considerato il primo nucleo abitato della vallata del Senio e, in passato, ospitava una comunità di religiosi guidati da un abate. Non sappiamo con precisione quanti fossero i monaci, ma le dimensioni della chiesa e la costruzione di una foresteria – “Il Cardello”, situata poco distante e divenuta secoli dopo la casa paterna di Alfredo Oriani – fanno pensare a una comunità stabile e numerosa.
Uno degli spazi più suggestivi è il chiostro, al quale si accede dal portone laterale della chiesa. Qui si trova un antico pozzo del Cinquecento, che forniva acqua fresca per la vita quotidiana e per le cantine sottostanti. Dal chiostro una scala conduce alla canonica, oggi adattata ad abitazione del parroco. Lungo la salita si incontra un’edicola che un tempo custodiva una statuetta della Madonna in stile bizantino, oggi collocata all’interno della chiesa. Sempre dal chiostro si raggiunge la vecchia sacrestia, oggi trasformata in una piccola “cappella invernale”, che conserva ancora l’originario pavimento in cotto.
La chiesa presenta una facciata romanica, riportata alla sua forma originaria dopo il restauro che ha eliminato le intonacature settecentesche. Nei secoli l’edificio ha subito numerose modifiche, ma la struttura a capriate del soffitto è stata recuperata, restituendo l’atmosfera antica della navata.
All’interno meritano attenzione due opere d’arte: una Pietà in terracotta di gusto bizantino e una statua di San Francesco realizzata dagli scultori faentini Ballanti e Graziani.