Davide Enia
di e con Davide Enia
musiche Giulio Barocchieri
luci Paolo Casati
suono Francesco Vitaliti
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Accademia Perduta Romagna Teatri, Spoleto Festival dei Due Mondi
«Non volere capire in assoluto la mafia in sé, quanto cercare di comprendere la mafia in me».
Facendo ricorso al vocabolario teatrale della sua Palermo – il corpo, il canto, il dialetto, il pupo, la recitazione, il cunto – Enia porta in scena una tragedia, ma anche una orazione civile, un confronto con lo Stato, una serie di domande a Dio in persona. E lo fa prendendo in esame un caso particolare, un vero e proprio spartiacque nella coscienza collettiva: il rapimento e l’omicidio di Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, rapito, tenuto per 778 giorni in prigionia in condizioni spaventose e infine ucciso per strangolamento per poi venire sciolto nell’acido. Una storia disumana che si configura come l’apparizione del male, il sacro nella sua declinazione di tenebra.
«In una culla culturale in cui ’a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice”, la miglior parola è quella non detta, che si configura come prima soglia dell’omertà, affrontare per davvero Cosa Nostra significa iniziare un processo di autoanalisi. A Palermo tutti quanti abbiamo pochissimi gradi di separazione con Cosa Nostra. Il primo morto ammazzato l’ho visto a otto anni, tornando a casa da scuola. Conoscevo il giudice Borsellino, abitava di fronte casa nostra, sono cresciuto giocando a calcio con suo figlio. E padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia, era il mio professore di religione al liceo». Con Autoritratto Enia scava a fondo in una realtà in cui la mafia rappresenta uno specchio della vita familiare, dei processi decisionali e operativi, del modo di osservare il mondo e intendere le relazioni, del rapporto con la religione. Una «nevrosi collettiva» da affrontare, sviscerare e con cui finalmente fare i conti.
CALENDARIO SPETTACOLI
- martedì 10 Marzo 2026 ore 21:00
PREZZI BIGLIETTI
I SETTORE: 29 €
II SETTORE: 27 €
LOGGIONE: 16 €
info prevendite e prenotazioni
Prevendite biglietti: sabato 8 novembre dalle 10 alle 18 (orario continuato) e da lunedì 9 marzo dalle ore 10 alle ore 13.
Biglietti Online (Vivaticket) da domenica 9 novembre.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): da lunedì 9 marzo dalle 11 alle 13 (festivi esclusi).
I Settore: Platea, Palchi di I e II ordine, Palchi di III ordine centrali
II Settore: Palchi di III ordine laterali e Palchi di IV ordine
Diritto di prevendita: 1 €. Tale diritto decade a partire da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione.
Sui biglietti acquistati online è applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio (Vivaticket).
I biglietti prenotati telefonicamente dovranno essere ritirati entro 30 minuti dall’inizio degli spettacoli, pena l’annullamento delle prenotazioni.
Nella sera di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 20.
Non si effettuano prenotazioni telefoniche nel corso delle biglietterie pre – spettacolo.
Forme di pagamento: si accettano pagamenti in contanti e in modalità elettronica e contactless (Bancomat, Satispay). Si accetta la Carta del Docente.
Avvertenze generali: la Direzione del Teatro si riserva di apportare modifiche che cause di forza maggiore imporranno. Le date degli spettacoli sono definitive al momento dell’uscita di questo programma salvo variazioni non dovute alla volontà della Direzione stessa: in tal caso ne verrà data comunicazione riportando le correzioni in forma telematica o a mezzo stampa (oltre che nelle bacheche del Teatro).
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Piazza Nenni, 3 – 48018 Faenza (RA)
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