Se trascorrete qualche giorno in Romagna, non potrete sfuggire a quella melodia che sembra appartenere a ogni piazza e balera: “Romagna mia, Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l'amore…”. È il liscio, il ballo che ha fatto scatenare generazioni di romagnoli e che è entrato nel cuore di questa terra.
Nato tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, il liscio romagnolo deve le sue origini al violinista Carlo Brighi, detto Zaclén. Più tardi, Secondo Casadei, soprannominato “lo Strauss della Romagna”, ne ha portato la fama grazie a brani immortali come Romagna mia, che hanno fatto ballare tutta Italia.
Il liscio comprende tre danze principali: valzer, mazurca e polka. Anche se queste melodie non sono di origine italiana, qui vengono eseguite con varianti tipicamente romagnole, creando uno stile unico, solare e festoso. Le movenze dei ballerini — scivolare e strusciare i piedi — hanno dato il nome stesso al ballo: “liscio”.
La musica che accompagna il ballo
Tradizionalmente, il liscio è eseguito da un'orchestra di solisti con violino, clarinetto in Do e sassofono, accompagnati da basso, chitarra e batteria. Con il tempo, ai musicisti si sono aggiunti i cantanti, capaci di scaldare l'atmosfera e guidare il ritmo delle sale da ballo.
Ancora oggi, la famiglia Casadei porta avanti questa tradizione: Riccarda e Raoul Casadei partecipano a eventi come la Notte del Liscio, che ogni giugno anima la Riviera romagnola con concerti e balli dal vivo.
Un patrimonio di ritmo e folklore
Il liscio romagnolo non è solo musica da ballo, è una forma d'arte popolare che attraversa generazioni. Il suo carattere allegro e brillante, sostenuto dal ritmo deciso di basso e batteria, unisce strumenti e voce in un sound immediatamente riconoscibile e profondamente legato alla Romagna.
Con le mani sulle spalle del partner, i piedi che scorrono sul parquet e il violino che guida il tempo, il liscio racconta storie di piazze, di feste e di una tradizione viva, pronta a far sorridere e muovere chiunque voglia lasciarsi coinvolgere.