Sul Monte di Rontana, tra le alture della Vena del Gesso Romagnola, si trovano i resti del castello, documentato fin dal X secolo. La visita allo scavo archeologico offre un'esperienza autentica, un'escursione tra natura e cultura, alla scoperta della storia dell'Appennino e delle sue genti.
Le indagini archeologiche hanno portato alla luce le tracce della rocca del periodo basso medievale e rinascimentale, insieme ad altri reperti dei secoli precedenti, che hanno permesso di ricostruire la lunga storia dell'insediamento, dall'età protostorica all'abbandono, avvenuto nel XVI secolo.
Da una prima fortificazione in legno dei primi secoli, già dotata di fossato scavato nella roccia, nel XIII secolo il sito si evolve con la costruzione di una grande rocca di difesa, dotata di cinta muraria e di torri. Al centro un piazzale era dedicato alle attività produttive della comunità del castello, come la lavorazione dei metalli.
Questo luogo testimonia più di altri lo stretto rapporto tra la popolazione e il gesso, la materia principale che compone il paesaggio. Il castello è stato creato nel gesso, intagliando direttamente la roccia per la costruzione di fondazioni, fossati, gradini e piani delle abitazioni, oltre all'uso come materiale da costruzione. Alcune abitazioni sono state in parte scavate all'interno dei banchi gesosi, così come diverse sepolture.
Il castello di Rontana si trova a pochi chilometri dal centro di Brisighella e a circa venti minuti a piedi dal Centro Visite e Rifugio Ca' Carnè.