Tra campi coltivati e strade di campagna, il Mulino Scodellino è l’ultimo testimone dei tanti costruiti lungo il Canale dei Mulini durante il Medioevo e conserva molte tracce della sua storia secolare.
Costruito tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo l'impianto si collegata alla fondazione del borgo franco di Castel Bolognese, edificato per volonta della città di Bologna, e alle strutture approvigginamento delle acque per il suo funzionamento.
L’edificio apparteneva a un articolato sistema, che comprendeva la chiusa sul fiume Senio, poi detta Diga Steccaia, un canale per le attività di macina e per l’alimentazione del fossato del castello medievale e la una serie di mulini ad acqua. Il mulino è composto da due edifici: il più antico ospita le macine in pietra e conserva un portico tipico dell’architettura rustica affacciato alla strada, mentre nel blocco posteriore si trovano il buratto per la separazione della crusca e altri macchinari moderni collegati alle due antiche macine.
Nel 1935 il sistema originario è stato sostituito con un impianto a turbina per facilitare il lavoro, di recente rimesso in funzione, grazie al quale è ancora oggi prodotta una farina macinata a pietra, proprio come una volta, a marchio del mulino. All'interno si trova un percorso di visita digitalizzato che racconta i segreti delle macine e della vita del Mulino
Al Mulino si possono riscoprire le tradizioni e i modi di vita del mondo rurale, scanditi dal ritmo lento delle stagioni. Eventi, visite guidate, laboratori e attività per i più piccoli arricchiscono l'esperienza autentica del Mulino Scodellino.