Antica dimora di una comunità benedettina, nel 1072 ha ospitato san Pier Damiani, uno dei patroni di Faenza e importante teologo della chiesa mediveale, cui è oggi dedicata una cappella.
Le prime menzioni del monastero e della chiesa di Santa Maria risalgono all'alto Medioevo e di quella fase si conservano alcune strutture murarie. Si ritiene che la prima chiesa fosse a pianta basilicale con navata unica, orientata a Est.
Alla fase medievale appartiene l'alto campanile ottagonale, distrutto nella parte sommitale dai bombardamenti del 1944, poi ricostruito nelle forme originali.
La chiesa ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli e si presenta oggi nella versione secentesca, opera di Bartolomeo Sauli, che ne ha invertito l’originario orientamento e ampliato gli spazi.
Da non perdere la pala d'altare del 1523 Madonna con Bambino, san Giuseppe, santi e i donatori Bonaccorsi del pittore imolese Gaspare Sacchi, e l'ancona del tardo Cinquecento con Episodi della vita di san Bernardo che narra le vicende del santo, attribuita a Niccolò Paganelli e a Marco Antonio Rocchetti.