Già in epoca rinascimentale una fontana ad uso del popolo era presente presso il loggiato comunale.
In seguito, nel 1583, fu incaricato di far giungere l'acqua in centro il frate Domenico Paganelli (1545-1624), architetto pontificio e sovrintendente alla fabbrica di S.Pietro (ossia il Duomo Faentino).
Paganelli trovò un'acqua ottimamente potabile in località Cartiera e fece iniziare la costruzione di un acquedotto in terracotta, lavoro che rimase a lungo interrotto in quanto il frate fu chiamato a Roma per altre opere. Si riprese nel 1614 e lo stesso Paganelli, su suggerimento del cardinal Rivarola, incaricò della costruzione di una fonte l'architetto ticinese Domenico Castelli, che condusse a termine i lavori nel 1621.
La fontana è arricchita sculture di aquile e draghi che rappresentano le imprese araldiche di Papa Paolo V, i tre leoni rampanti lo stemma cittadino.