Il MAP di Faenza è un museo diffuso che porta l’arte fuori dagli spazi espositivi tradizionali, trasformando la città in un contenitore vivo e dinamico. Nato nel 2014 e inserito nel Sistema Museale della Provincia di Ravenna, rappresenta un esempio concreto di come l’arte urbana possa incidere sullo spazio pubblico, riqualificando le periferie ed esaltando al tempo stesso i luoghi storici.
Il progetto, introdotto già nel Piano Strutturale del 2010, raccoglie oltre 80 opere tra sculture, rilievi, installazioni e ceramiche, collocate secondo un preciso disegno urbanistico. L’obiettivo è rendere Faenza sempre più attrattiva e riconoscibile, elevando la qualità degli spazi urbani e offrendo al pubblico un percorso libero e accessibile, capace di stupire come un centro storico ricco di architetture e opere d’arte.
Tra gli artisti che hanno contribuito al MAP figurano Rambelli, Matteucci, Biancini, Spagnulo, Nagasawa, Sottsass, Zauli, Sartelli, Stahler e Bombardieri, testimonianza di una storia artistica cittadina in continua evoluzione.
Parte integrante del museo diffuso sono anche alcune realtà espositive e laboratori faentini: il Museo Internazionale delle Ceramiche, la Pinacoteca comunale, il Museo del Settore Territorio, la Bottega Gatti, il Museo Carlo Zauli, il Museo Guerrino Tramonti e lo Studio d’arte Ivo Sassi – Casa museo.
Un museo “in progress” che supera il concetto di mostra temporanea, facendo della città stessa il suo spazio espositivo ideale, aperto e senza barriere.