La grotta appartiene a quel paesaggio ipogeo, caratterizzato da un sistema carsico molto esteso che definisce, insieme ad altri geositi della Vena del Gesso Romagnola, il sito "Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino Settentrionale", inserito nella Lista del Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 2023.
La Tanaccia si compone di varie sale, visitabili lungo il percorso di un piccolo torrente sotterraneo che attraversa la Sala delle Sabbie, ricca di pendenti di gesso, il grande Salone del Crollo, la Sala del Laghetto e la Sala Piatta.
L'ampio cavernone della grotta è l'antica risorgente del vasto complesso carsico omonimo. Come tutte le cavità nei Gessi, l'interno della Tanaccia presenta varie forme di erosione molto suggestive.
La Grotta Tanaccia è anche un sito di interesse archeologico, che testimonia la frequentazione dell'area a scopo funerario tra l'Età del Rame e l'Età del Bronzo.
Di fronte alla grotta si trova l'ex Cava Marana, creata dalle attività di estrazione del gesso, dove osservare un lago artificiale dalle acque limpide e silenziose.
I due siti sono visitabili con escursione guidata o visita speleologica a cura delle guide dell'Ente Parco, partendo dal vicino Centro Visite e Rifugio Ca' Carnè o dal parcheggio vicino alla grotta.