Le origini del castello risalgono all'XI secolo, ma solo dal 1388 i Bolognesi hanno stabilito la costruzione di un nuovo borgo franco a presidio della Valle del Senio. In questa fase è stato rafforzato il torrione già esistente a difesa del nuovo borgo.
La Rocca di Riolo ha acquisito la sua forma fortificata nel corso del Rinascimento, sotto il dominio di Carlo II Manfredi, signore di Faenza, di cui si conserva lo stemma nella torre quadrata. Il castello è stato ammodernato per sopportare le nuove tecniche militari quattrocentesche, con l'inserimento del fossato, dei torrioni e il rinforzo delle mura. In una sala è esposta una bombarda con il marchio "Karolus S. de Manfredis" del 1474, modernissimo pezzo di artiglieria utilizzata per respingere l'assalto di Lanzichenecchi.
Nel 1481 la Rocca è passata a Girolamo Riario, signore di Imola e Forlì e marito di Caterina Sforza, divenuta reggente dei possedimenti romagnoli alla morte del consorte. Il complesso oggi visibile è dotato di quattro torri angolari, fra cui l'imponenete mastio, con base quadrata e alto 22 m, che si sviluppa su quattro livelli: un piano interrato, uno a livello della corte, uno all'altezza dei merli e un sottotetto.
Qui rivive la storia di Caterina Sforza, la tigre di Romagna, tra alambicchi, ricette, battaglie e intrighi di corte, con visite guidate a tema ed esperienze in costume. Cunicoli, armature, percorsi multimediali e reperti archeologici conducono in un viaggio sensoriale e immersivo.
Dal 2005 la Rocca ospita il Museo del Paesaggio dell'Appennino Faentino ed è centro di documentazione del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Nel Mastio è esposta una sezione archeologica con reperti databili dall'età del ferro all'epoca romana. Al suo interno trovano spazio, mostre ed esposizioni, programmi musicali, proiezioni cinematografiche, incontri storici, culturali ed enogastronomici con possibilità di visite guidate e laboratori creativi.
La torre e i camminamenti di guardia sono punti privilegiati per ammirare il paesaggio del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.
Orari di apertura
- Dal 15 settembre al 28 febbraio:
- giovedì 10-13
- venerdì 10 – 13 / 14.30 – 18.30
- sabato, domenica e festivi 10 – 13 / 14.30 – 18.30
- Dal 1° marzo al 15 giugno
- giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi 10 – 13 / 14.30 – 18.30
- Dal 16 giugno al 14 settembre
- giovedì e venerdì dalle 18 – 23.00
- sabato dalle 15 – 23
- domenica e festivi 10 -13 / 15 – 20
Biglietti
- Intero € 3,50
- Ridotto 6-12 anni e over 65 € 2,50