Questo è il luogo in cui Tramonti ha realizzato e conservato le sue opere, allestite secondo il progetto espositivo ideato dall'artista nel 1987, trasformando gli spazi fino allora utilizzati per i forni, il laboratorio e il negozio.
Tramonti affida il progetto della casa a uno studio di amici romani, gli architetti Silvano Panzarasa e Giuliana Genta, una delle prime donne d’Italia a svolgere la professione. Qui l'artista ha vissuto e lavorato dal 1958 fino alla sua scomparsa.
L'esposizione permanente raccoglie 400 opere che narrano la vicenda creativa dell'artista e la sua capacità di spaziare tra diverse tecniche espressive, dalla scultura in terracotta alla pittura a olio, passando per la produzione ceramica, di cui è stato un grande maestro.
La casa museo è oggi gestita dalla famiglia dell'artista che accoglie i visitatori come ospiti e accompagna la visita alle collezioni con racconti, testimonianze e aneddoti, offrendo un'esperienza emozionante e autentica.
Inserita nel Sistema Museale Nazionale (Mibact), nei Musei dell’Unione della Romagna Faentina (Miurf) e riconosciuta dal Settore Patrimonio Culturale come da legge 2/2022 “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia Romagna”, vive grazie alla dedizione dei suoi figli.